CARCERE EMILIA ROMAGNA. AGGRESSIONI CONTRO POLIZIOTTO TENTATO SUICIDIO

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Agli  Organi di Stampa  Loro Sedi

CARCERE REGGIO EMILIA :  EMERGENZA NELL’EMERGENZA MA LA PROFESSIONALITA’ DELLA POLIZIA PENITENZIARIA,  INTESA AL RIPRISTINO DELLA LEGALITA’ E DELLA SICUREZZA ,ANCORA UNA VOLTA AFFERMA IL PRINCIPIO DELL’AUTOREVOLEZZA E FERMEZZA  DELLO STATO.

FS-COSP Coordinamento Sindacale Penitenziario Sicurezza e Difesa segnala che nel Penitenziario di  REGGIO EMILIA, si susseguono eventi critici e  solo nelle ultime  48 ore, sono accaduti  vari episodi di violenza messi artatamente in atto da  parte dei reclusi,affrontati e risolti con grande  professionalità dal  Comando di Reparto,sempre vicina alle proprie  Donne e ai propri Uomini della Polizia Penitenziaria,nonostante l’evidente carenza nell’organico  di circa 60 unità.

FS-COSP – Nelle ore appena segnalate, sarebbe stata perpetrata  una brutale vile e vigliacca aggressione,per futili motivi,  da parte di un recluso ubicato nella sezione reclusione e con fine pena che andrebbe ben oltre i  5 anni definitivi. Il detenuto, avventandosi fisicamente contro un  Assistente Capo  Coord. con ferocia e brutalità ha cercando di soffocarlo  portando le proprie ruderi mani  al collo del poliziotto con chiaro tentativo di soffocarlo come dimostrerebbero i rilievi di video sorveglianza interna del  Carcere.

Il detenuto ha mantenuto con freddezza omicida  la presa al collo del poliziotto per un tempo pericoloso e fatale di oltre venti  secondi , portandolo allo  svenimento, per fortuna il collega nel dimenarsi con il recluso con le proprie grida di allarme ha  attirato l’attenzione del collega del reparto adiacente  che ha soccorso il poliziotto malcapitato e contestualmente dando  l’allarme generale.

Sono accorsi altri  colleghi da altri reparti e sezioni ma nel dividere la cieca inspiegabile agghiacciante  furia del recluso aggressore, due degli  Agenti soccorritori,  hanno riportato vari lesioni per 3 giorni di prognosi, mentre il collega che a subito la presa di soffocamento è tutt’ora sotto controllo Medico e  accertamenti sanitari  presso la struttura Ospedaliera cittadina  di Reggio Emilia.            L’operazione di contenimento dell’aggressore  recluso è bastata a riportarlo nelle condizioni normali per poi ubicarlo,per motivi evidenti , nel  reparto di isolamento e prevenzione.

Successivamente,sotto diretta  disposizione del Comandante di reparto, è  stata disposta accurata e minuziosa perquisizione  nella sua camera e sugli oggetto del recluso luogo di pernottamento,e tra gli effetti personali,ben occultato, è  stato rinvenuto un telefonino con carica batteria completa di  SIM.

Della brillante operazione e del ritrovamento materiale non consentito,  la squadra di Polizia Giudiziaria  della Penitenziaria, al Comando  personalmente il  comandante di reparto unitamente  al Suo staff,hanno dato immediata tempestiva notizia al Pubblico Mistero  avviando  notizia di reato  contro l’aggressore  per tentato omicidio,ed oggetti non consentiti di tipo telefono cellulare. Sempre nella giornata odierna,il Comandante di Reparto con il personale  di Polizia della prima unità operativa, è stata condotta altra operazione di servizio  e, nel reparto detentivo,è stato rinvenuto nella cella di  un detenuto di Etnia ROM , ben  occultato, altro apparecchio telefonico  cellulare, il recluso scoperto  dalla penitenziaria ha cercato di liberarsi  del cellulare gettandolo  nel water ma in altra vicina  cella di un altri reclusi,per chiarezza si evidenzia che vige la vigilanza dinamica e le celle aperte che consente lo spostamento dei reclusi nel reparto da cella a cella.

Per Il detenuto ultimo, per motivi disciplinari e precauzionali, è stato disposto lo spostamento di sezione ,ed in tale circostanza  il recluso ha provocato danneggiamenti della camera di pernottamento spaccando e distruggendo  tutto l’arredo  tanto da  renderla inagibile.

Per questi ultimi fatti,per il cellulare è  stato deferito dal Comando della  Polizia penitenziaria  alla Procura della Repubblica per i  reati  di resistenza e minaccia a P.U.,  detenzione di oggetti non consentiti di tipo cellulare, danneggiamento ed altro .

Nel Carcere di  Reggio Emilia,la forza totale nelle varie Qualifiche e Ruoli di Polizia è composta da 190 persone, molto istituzionali e professionali meritevoli di Lode per le operazioni portate a termine, questa la proposta della federazione Sindacale Co.S.P. SICUREZZA E DIFESA.

In chiosa,quanto accade a Reggio Emilia, l’evidente sinergia tra Comando e personale gerarchicamente sottoposti trova un mixer positivo  di condivisione e  spirito di Corpo,situazione che andrebbe a smentire  quella  insignificante minima parte di un gruppo sindacalizzato  poco foriero delle attività che invero la vita quotidiana del Carcere  Reggiano impegnata nella difficile gestione dell’utenza detenuta e la carenza di personale di polizia offre.                                                 La Segreteria generale Nazionale FS-COSP nella persona del Suo Segretario Generale Domenico MASTRULLI si è complimentata con il Comando e con i Suoi Uomini e Donne del Corpo che con le accennate operazioni hanno saputo affermare il senso dello stato e la Sicurezza nelle carceri nonostante il momento critico che l’Amministrazione tutta attraversa se il nostro sguardo si sposta al periodo della prima decade di marzo u.s. per Rivolte,sommosse,evasioni e saccheggi nelle oltre 70 Carceri d’Italia.                                                                                                                                  F.to Il  Segretario  Regionale dell’Emilia Romagna  FS- Co.S.P   SALVATORE SOVIERO    cellulare  3387190878     

CS REGGIO EMILIA CRITICITA’ SU CRITICOTA’ MA QUESTO NON FERMA MINIMAMENTE LA SUPER ATTIVITA’ DEL COMANDO E DEI POLIZIOTTI IN QUELAL SEDE

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