SUPREMA CORTE CASSAZIONE “RESISTENZA A P.U.” PERQUISIZIONE CON BOLLO
Comunicato stampa
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE: ARGOMENTATI CHIARIMENTI SULLA IPOTESI DI : “RESISTENZA” DURANTE LE PERQUISIZIONI
Trani(BT), lunedì 15 settembre 2025 – Da Una recente pronuncia della Suprema Corte di Cassazione in Roma, i Giudici Ermellini hanno stabilito che non può e non deve configurarsi il reato di resistenza a pubblico ufficiale quando un detenuto o più detenuti, si oppongono alla perquisizione personale o manuale prima ancora dell’apposizione del timbro formale. Il Presidente Nazionale CON.A.I.P.PE Domenico Mastrulli: A tal proposito, Domenico MASTRULLI Presidente Nazionale CON.A.I.P.PE in nome e per conto anche della A.S.P.PE. e CO.S.P., ha dichiarato: “ Le sentenze non si discutono ne si commentano, ma resta sempre la piena libertà Costituzionale dell’articolo 21 della Costituzione ed osserva “ : piaccia a chi dovrà continuare ad effettuare il proprio lavoro e il compito istituzionale di Difesa e Sicurezza o controllo ma «questa sentenza mette maggiore luce, ancora una volta, la estrema delicatezza e la professionalità di coniugare Difesa, Sicurezza e Controllo che fanno parte integrante del nostro lavoro, un lavoro in nome e per conto dello Stato che rappresentiamo spesso esposto a interpretazioni giurisprudenziali che rischiano di depotenziare e svilire l’azione della Polizia Penitenziaria. Chiediamo al Ministro della Giustizia, al Governo e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Centrale, che vengano fornite direttive chiare e strumenti normativi adeguati, affinché i nostri poliziotti non siano lasciati soli di fronte a vuoti interpretativi che possono minarne l’autorità». Con preghiera di massima diffusione e pubblicazione.-
IL PRESIDENTE NAZIONALE CON.A.I.P.PE Domenico MASTRULLI


