CARCERI DELLA CAMPANIA: INFELICI DICHIARAZIONI E INGERENZE VS SINDACATI.

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CARCERI DELLA CAMPANIA, DENUNCIA DELLA FS-CO.S.P. :  LEGITTIMO DA PARTE DEI SINDACATI PROTESTARE E RILANCIARE,PREROGATIVE RISERVATE A CHI DIFENDE ONESTI LAVORATORI  RISPETTO A CHI SI ERGE DIFENSORE DI CHI VIOLA LEGGI E NORME PENALI. MASTRULLI” A VOLTE IL TACERE E’ SINONIMO DI  PRUDENZA”

 

Difficile situazione di lavoro delle Donne e degli Uomini della Polizia Penitenziaria nelle Carceri della Regione Campania,accentuate dalle recenti evidenti e rumorose proteste di ARIANO IRPINO ad esempio,ai noti fatti di cronaca del Penitenziario di Napoli Secondigliano e Poggioreale, dalle evidenti  note criticità di Santa Maria Capua Vetere a cui lo Stato e la Politica non hanno ad oggi saputo dirimere benché pubblicamente come impegno assunto nel corso della Visita del Capo del Governo e dalla Ministra della Giustizia in occasione delle  significative proteste legate alle denunce ancora al vaglio dei competenti Tribunali  e non certamente di altri soggetti che ingenerosamente intervengono sconfinando i propri compiti a loro attributo gli.

Di diritto le Organizzazioni Sindacali,ognuna per la propria parte di competenza, numericamente Rappresentative o meno del personale purché costituitesi ai sensi degli artt.39,3,21 della Costituzione Italiana legittimano  a pieno  le proprie lamentele attraverso Organi di Stampa e Media Regionali o Nazionali,meno,dovrebbe salvaguardarsi le proprie competenze.

Chi afferma il contrario,mente sapendo di mentire!

Mastrulli Co.S.P.  “Siamo alla solita e inascoltata denuncia di fatti di violenza che si verificano nei penitenziari di Italiani, sovraffollati e con grave carenza negli organici  il personale sulla carta risulta  risultiamo 34.000 unità ma ce ne vorrebbero almeno altre 19.000 unità di Polizia oltre a 3.000 delle Funzioni Centrali dell’Area Pedagogica Educativa e della Contabilità. Penitenziari  governati  da una dirigenza centrale e  interregionale che ci appare sempre più sull’orlo di una crisi d’identità, molto sbilanciata verso la rieducazione ma con scarsissima attenzione verso i dipendenti lavoratori vittime di carnefici sempre più violenti,lo dimostrano i dati 4.900 aggressioni, 149 suicidi nella polizia in solo 20 anni e 15 nei due ultimi anni, 2 dall’inizio del 2022””.

E’ quanto sostiene il segretario generale nazionale del Coordinamento sindacale penitenziario Domenico Mastrulli.  “ I recenti episodi il morboso interessamento di avventurieri critici – dichiara Mastrulli –  è la conferma che a rimetterci  sono sempre uomini della polizia penitenziaria, di fronte  alla estesa  impunità e alla libertà di  minacciare e aggredire gli operatori della sicurezza”. “Mancano i principi della civile convivenza in un sistema nel quale è palese il fallimento della riabilitazione e del rispetto delle regole”.  Secondo il segretario  generale nazionale del sindacato autonomo COSP  “se queste sono le caratteristiche che regolano l’attuale sistema carcerario non ci resta che manifestare il nostro  disagio nei confronti di una discutibile gestione delle risorse umane. Il silenzio delle direzioni corrisponde ad una sostanziale e grave inerzia dei  provveditorati regionali e del Dipartimento del quale chiediamo il commissariamento. Qualcuno deve pur rispondere delle oltre 4.900 aggressioni ai danni della polizia penitenziaria il cui organico è stato falcidiato di oltre 19mila unità negli ultimi 15 anni. Ma sarebbe anche giunto il momento di consentire l’utilizzo di strumenti dissuasivi e di deterrenza come più volte richiesto quale il TASER.

Sull’argomento  le parole del Segretario Generale Nazionale Mastrulli vengono a pieno condivise e rilanciate dal Segretario Interregionale Campania e Lazio della FS-COSP Ispettore FERDINANDO VERTUCCI che in un ultimo comunicato ha richiesto,parimenti,analoghi interventi sia come Uomini delle Istituzioni che,come onesti cittadini.

Ufficio Stampa Nazionale  FS Co.S.P.

Mastrulli 3355435878

CARCERI REGIONE CAMPANIA E INFELICI ESTERNAZIONI SUI SIDNACATI. FS-COSP QUESTA LA VERITA’ DEI FATTI

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