PUGLIA- BARI CARCERE – suicidio detenuto ma anche gli Agenti stanno male

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COMUNICATO  STAMPA

MASTRULLI… Bari Carcere  suicidio tra le sbarre. Ennesimo suicidio il 6 dall’inizio dell’anno 2022 nelle prigioni della  Puglia una strage silenziosa e che dire” non si può morire dentro” aveva ragione negli anni 1970/1980 il cantautore Gianni Bella!

FS-COSP Coordinamento Sindacale Penitenziario Comparto Sicurezza e Difesa denuncia la morte di un  giovane  detenuto 30enne  suicida nel carcere di Bari.                                  Mastrulli .. – commenta – come sempre una vita spezzata quale ultimo gesto la ritengo una sconfitta sociale, culturale ed umana dello Stato siamo alla   “Sesta vittima in Puglia da inizio 2022”,questo sconcerta,amareggia e getta discredito sulle stesse Istituzioni incapaci di affrontare il problema carcere e l’impatto con esso.

Se da un alto denunciamo le vittime tra le sbarre dall’altro non possiamo anche noi come loro ritenerci vittime di uno Stato inerme e distratto, le parole dei Politici e dei Politicanti trovano solo silenzio istituzionale e  disattenzione alla qualità della vita che si soffre nei 200 penitenziari Italiani come nelle 10 Carceri della Puglia a quota quasi 4.000 detenuti un surplus del 110% rispetto alla capienza regolamentare e tollerabile.

Certamente si apriranno le inchieste una della Magistratura,doverosa e l’altra dell’amministrazione,non vorremmo che come da sempre siamo abituati a  leggere,paghi l’anello più debole della catena.

Se quella Sezione doveva e deve stare chiusa(ex Femminile) qualcuno in alto ha dirette e precise responsabilità a fronte di lavori da fare e mai iniziati; se quella sezione e non solo quella sezione anche il  gabbiotto posto fisso di Polizia  c.d. “Acquario” non è agibile per diretta intercessione dei tecnici e Ingeneri del  VISAG di bari PRAP deve essere rimossa qualcuno dia risposte certe sia sulle condizioni dei detenuti come quelli,principalmente degli Agenti non dimentichiamo che alcuni mesi fa una Poliziotta per cause sicurezza  scivolò a causa macchie d’olio o di acqua piovana vicino ai cancellini sbarramento ,  frantumandosi una caviglia e sottoposta a delicato intervento chirurgico ad oggi ne porta ferite permanenti ,causa avviata contro l’amministrazione penitenziaria  attraverso  i Legali del Sindacato. Chi autorizza determinate azioni e  adotta consequenziali provvedimenti  di discutibile gestione deve darne poi conto e ragione il silenzio a volte ammazza più di una morte voluta o procurata  autolesionistica. FS-COSP siamo alla  32esima vittima in solo  6 sei mesi, la 6 sesta avvenuta nelle carceri della Puglia, per un totale di 68 morti dall’inizio dell’anno. Una ‘strage silenziosa di Stato’ – sostiene il leader del COSP- che ci preoccupa, ci allarma e perdura negli anni: nel 2021 i suicidi sono stati 54 con 132 morti in totale e nel 2020 61 suicidi con 152 morti” dal 2000 i suicidi nella Polizia penitenziaria toccano il numero di 158 poliziotti e dirigenti, aggressioni nelle carceri 5.800 l’ultima ieri a AIROLA CARCERE MINORILE DELLA CAMPANIA Poliziotto operato d’urgenza questa mattina per le lesioni ortopediche riportate .       Vengono negati i diritti elementari ai poliziotti tra cui quello  delle 150 ore  studio come accaduto a Trani.                                M-3355435878 –   Domenico MASTRULLI  – SEGRETARIO GENERALE NAZIONALE            

comunicato stampa Bari carcere suicidio che desta perplessità e amarezza,in puglia siamo a 6 nei primi sei mesi

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